Comunità religiose
Chiesa: Chiesa Santa Maria delle Grazie - "Chjesoleja"
La chiesa di Santa Maria delle Grazie, oggi non più in uso, viene edificata dopo il terremoto del 1783 e rappresentava la chiesa della comunità cardinalese della zona di "ciano".
La distruzione della chiesa del Carmine, con l’annesso convento, verificatesi a causa del terremoto del 1783, privò della dovuta assistenza religiosa il popoloso quartiere “Ciano”, ad essa adiacente. Non perché troppo lontano dalla chiesa Matrice, ma per il fatto che, durante l’inverno, per l’irruenza e la copia delle acque del torrente “da’ Carcera”, restava isolato dal resto del paese.
Grazie all’interessamento delle autorità locali, il Vescovo Notaris avviò le pratiche presso la Regia Camera di S. Chiara in Napoli, per l’istituzione della nuova parrocchia di S. Maria delle Grazie, nella chiesa ad essa intitolata, sita nell’abitato di Ciano. Nel 1975, si ottiene finalmente il regio assenso, fissando come confine di competenza l’impetuoso torrente invernale.
Dieci anni dopo la fondazione della Parrocchia, riprendeva vita la Congrega o Confraternita di Maria SS. delle Grazie, esistente già dal 1669, come riscontrabile da un incisione su una campana non usata, conservata nel campanile della chiesa Matrice.1
La chiesa presenta una pianta rettangolare che misura 12,4 m per 7,4 m, un’abside 4,9 m per 5,4 m ed una navata laterale di larghezza 1,4 m. L’ingresso avviene lateralmente attraverso un portale esterno costituito da un timpano sostenuto da due semicolonne. La navata principale è decorata con due ordini di lesene binate, la navata laterale, alla quale si accede tramite due archi posti lateralmente, risulta mancante di una porzione (il terzo arco), che attualmente risulta facente parte della canonica di cui costituisce uno stanzino. Durante i lavori di restauro è stata trovata questa camera murata e ripristinato l’area mancante.
Sono presenti due finestre rettangolari per lato sull’ordine superiore ed una di forma quadrata sul timpano della copertura posto sopra il principio dell’abside. Nell’abside è presente l’altare maggiore datato 1912 in marmi policromi con una nicchia che ospitava una statua in generale in buono stato di conservazione.
Lateralmente nella navata principale si trova un unico altare secondario anch’esso con una nicchia per ospitare una statua, tuttavia, a differenza dell’altare principale non presenta marmi e solo nella parte superiore e le due semicolonne contengono tracce di pitturazione. Nella navata laterale sono presenti due nicchie che ospitavano statue, prive di marmi e con decorazioni. Il coro è una piccola struttura contenente uno spazio di 3 m per 1.25 al quale si accede tramite una porticina ed una scala interna, il tutto costruito in muratura.
La chiesa è dotata di un piccolo campanile inaccessibile dall’interno con solai in cemento armato ed è sprovvisto di croce sulla sommità. Tra gli elementi di pregio sono da citare il portone in legno di ingresso con decorazioni, l’acquasantiera in granito che nella forma ricorda una conchiglia o ancora il lampadario in ferro.
Nota 1. Il testo che precede è ricavato dal libro di Don Domenico Cirillo "Cardinale e la sua storia"